La CCSVI è associata alla sclerosi multipla
Ricercatori dell’Università di Ferrara ( Italia ) hanno preso in esame tutti gli argomenti contro la insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ), e la sua associazione con la sclerosi multipla.
E’ stata compiuta una revisione di tutti i dati che hanno indicato un possibile collegamento tra queste due entità.
Gli studi di prevalenza hanno mostrato una grande variabilità nella prevalenza di insufficienza venosa cronica cerebrospinale nei pazienti con sclerosi multipla.
Tuttavia, una recente meta-analisi ha evidenziato un incremento di oltre 13 volte della prevalenza di CCSVI nella sclerosi multipla.
L’ipoperfusione globale del cervello e la ridotta dinamica dei liquidi cerebrospinali nella sclerosi multipla sono risultati correlati alla CCSVI.
Gli studi post-mortem hanno mostrato una maggiore prevalenza di difetti intraluminali nella vena principale extracranica nei pazienti affetti da sclerosi multipla, rispetto ai controlli.
Tenendo conto degli attuali dati epidemiologici, i risultati autoptici, e il rapporto tra CCSVI e ipoperfusione e flusso del liquido cerebrospinale, la insufficienza venosa cronica cerebrospinale può essere inserita nella lista dei molteplici fattori coinvolti nella patogenesi della sclerosi multipla.
Secondo gli Autori, la grande variabilità nella prevalenza di CCSVI nei pazienti con sclerosi multipla potrebbe essere il risultato di diverse metodologie impiegate nella valutazione ecografica venosa.
E’ stato anche dimostrato che CCSVI condivide con la sclerosi multipla, i tre principali fattori di rischio.
Il fumo è il fattore di rischio più importante per i danni che provoca alle cellule endoteliali, la vitamina D ha un ruolo protettivo, e il virus di Epstein-Barr ( EBV ) passa la barriera ematoencefalica invadendo le cellule endoteliali, collegando, pertanto, lo squilibrio di questi tre fattori alla sclerosi multipla attraverso la autoimmunità. ( Xagena2012 )
Morovic S, Zamboni P, Neurol Res 2012; 34: 770-779
Neuro2012